Recensione "Nessuno è somaro" edito da Il Mulino


Vorrei presentarvi una piacevole lettura indirizzata a genitori, insegnanti e, perché no, alunni (per lo meno della scuola secondaria di secondo grado): Nessuno è somaro. Storie di scolari, genitori e insegnanti, di Giacomo Stella e Marina Zoppello, edito dalla casa editrice Il Mulino.
Dico piacevole lettura perché di questo si tratta, non certo di un manuale nozionistico né di un saggio. Il volume racconta in modo semplice e alla portata di tutti i Disturbi Specifici dell'Apprendimento e vuole essere una raccolta di esperienze vissute da chi questi "disturbi" li vive in prima persona: genitori, nonni, scolari, adulti con dsa, insegnanti.


Troviamo Fabio, bambino alle prese con i primi anni di scuola primaria e una difficoltà che sembra insormontabile e fortemente stressante; la maestra Anna che supporta fin da subito Davide e i suoi genitori; Lorenzo che ha sedici anni, una pesante disgrafia e una bocciatura sulle spalle; Filippo che ci dimostra che i disturbi dell'apprendimento coinvolgono spesso anche la memoria; una maestra che si è accorta di avere lei stessa un disturbo specifico, ora compensato; una nonna che si rende conto di come, in alcuni contesti, la scuola sembra non aver fatto grandi passi avanti; il maestro di Rosa, che utilizza strumenti compensativi con tutta la classe, perché non li considera compensativi ma semplicemente parte del naturale apprendimento attraverso l'esperienza condivisa; famiglie che trovano nei gruppi di mutuo aiuto un'arma contro la solitudine... queste e molte altre storie vere raccolte dagli autori del testo.

Ogni racconto di vita è letto attraverso gli occhi di Giacomo Stella, docente di Psicologia clinica e uno dei massimi esperti di Disturbi Specifici dell'Apprendimento, nonché fondatore dell'Associazione Italiana Dislessia, e Marina Zoppello, psicologa e psicoterapeuta che collabora anche con la rete nazionale SOS Dislessia. Gli autori riescono a trarre da ogni narrazione aspetti utili per approfondire questi disturbi, raccontandoli con parole semplici anche per i non addetti ai lavori.

Una lettura davvero consigliata a tutti, affinché possa crescere la consapevolezza su questa tematica che coinvolge il 10 per cento degli studenti che in qualche modo affrontano la scuola con difficoltà, qualsiasi difficoltà essa sia, al di là delle etichette utilizzate: quegli studenti che, anni fa, erano semplicemente detti "somari".

Commenti

  1. Bella recensione. Ho letto il testo ed è una lettura molto piacevole, proprio come hai scritto. Ogni capito inizia con una lettera, di un genitore, di una maestra o di un alunno stesso, che ci aiutano ad entrare nella realtà e quotidianità della problematica. Bella lettura, anche se non sono una estimatrice di Stella e del suo difendere gli strumenti compensativi, che presuppongo che ci sia qualcosa da "compensare". La dislessia non è un deficit, non c'è nulla da compensare.

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    1. Forse è la dicitura "strumento compensativo" che dà l'idea di rigidità. Per il resto trovo che molti strumenti siano importanti per bambini con disturbi dell'apprendimento.

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